MBDA presents the Marte Coastal Defence System

21/03/2014
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© MBDA

At the DIMDEX exhibition in Doha, Qatar (25-27 March 2014), MBDA is presenting for the first time ever a new coastal defence system based on the Marte missile family. This system, the Marte Coastal Defence System (MCDS), guarantees maritime coastal traffic surveillance and interdiction to hostile ships in territorial waters.

The system is capable of:

  • monitoring and picturing sea communication lines;
  • detecting and identifying hostile vessels through the use of active surveillance equipment;receiving target data via data-link;
  • neutralising hostile vessels by using a new generation of anti-ship missiles.

The MCDS is available with different and flexible configurations depending on customer requirements. This system can operate in either a stand-alone mode or integrated within an existing surveillance radar network. In addition, MBDA can offer two different missile options for MCDS; the Marte MK2/N for the control of brown waters and Marte ER, for the control of a more expansive sea area.

The system configuration consists of:

  • a Command and Control (C2) module, comprising an ISO standard 12 foot shelter that can be connected via data-link with the upper level surveillance system. This module includes consoles to manage the local picture provided by its own radar (stand-alone mode) or to track targets provided by the upper level surveillance system (integrated mode).
  • a launcher module, comprising up to four firing units that can be mounted on ISO standard trucks. Each launcher can deploy up to four missiles.
  • a logistics module, comprising a logistic and support vehicle, plus a variable number of reloading vehicles.

The Marte missile family

The all-weather Marte MK2 is a fire-and-forget, medium-range, sea-skimming anti-ship weapon system. It is equipped with mid-course inertial and radar-based terminal guidance and is capable of destroying small craft and seriously damaging larger vessels. The missile weighs 310 kg and is 3.85 metres long. Marte was first developed in the 1980s with the 30km range MK/2 version being deployed on helicopters. Subsequent models followed for integration on different platforms and thus a family of missiles came into being.

The Marte MK-2/S, where “S” stands for “Short” and indicates shorter munitions in order to enable simpler on board integration, has already been integrated on AW101 and NH-90 NFH helicopters (Naval/Nato Frigate Helicopter) in service with the Italian Navy. The Marte MK-2/A was then developed for launch from fixed-wing aircraft (fighter or patrol aircraft). Finally, in response to the growing interest for a lightweight, rapid-response surface-to-surface naval missile system for littoral operations, Marte MK2/N was developed.

The new version of the missile, called Marte ER (Extended Range), keeps the basic characteristics of the Marte family, but extends its range. The new product is different from previous versions thanks to two main features: turbojet propulsion (leading to a four-fold increase in range compared to the rocket motor version), and the new ISO-calibre cylinder cell. The missile, equipped with these new important components, still preserves a series of elements that were already present in previous versions of the Marte missile, providing a number of significant commonalities that are widely appreciated by the market.

Thanks to these improvements, the new missile has a range that now exceeds 100 km and a much increased speed, both in the cruise and final attack phases. However, it is shorter than the previous model. Logistic systems, such as the transport and stocking canister in the helicopter version and the trolley for moving and hooking the missile to aircraft, are the same as those

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MBDA presenterà in anteprima al Salone DIMDEX, (che si terrà a Doha, in Qatar, dal 25 al 27 marzo p.v.) un nuovo sistema di difesa costiera basato sui missili della famiglia Marte. L’MCDS (Marte Coastal Defence System) garantisce la sorveglianza del traffico marittimo e costiero e l’interdizione delle acque territoriali a imbarcazioni ostili.

Il sistema è infatti capace di:

  • monitorare e aggiornare, in tempo reale, la situazione delle linee di comunicazione marittime;
  • rilevare e identificare imbarcazioni ostili, grazie alla presenza di un sistema di sorveglianza attiva;
  • ricevere i dati dei bersagli attraverso Data Link;neutralizzare imbarcazioni ostili usando una nuova generazione di missili antinave.

L’MCDS verrà proposto in configurazioni diverse e flessibili, secondo i requisiti del cliente, e potrà operare in modalità autonoma/stand alone o essere integrato con un network di sorveglianza radar già esistente. L’MCDS inoltre potrà impiegare due diversi missili appartenenti alla stessa famiglia: il Marte MK2/N, per quegli operatori che intendono controllare le acque costiere, ed il Marte ER, per quegli operatori che hanno necessità di controllare una più ampia porzione di mare.

Il sistema è così strutturato:

  • un modulo di Comando e Controllo, composto da un shelter ISO standard che può essere connesso tramite Data Link al livello superiore del sistema di ricerca e sorveglianza. Questo modulo comprende console per gestire le tracce fornite dal proprio radar (modalità operativa stand alone) o seguire bersagli indicati dal livello superiore del sistema di sorveglianza (modalità operativa integrata);
  • un modulo lanciatore, che include fino a 4 unità di tiro e che possono essere montate su camion ISO standard. Ogni lanciatore può ospitare fino a 4 missili;
  • un modulo logistico, che comprende un veicolo per il supporto logistico, oltre ad un numero variabile di veicoli per il rifornimento di ulteriori munizioni.

La famiglia di missili Marte

Il Marte MK2 è un sistema d’arma fire-and-forget, antinave, a medio raggio e a volo sea-skimming, utilizzabile in tutte le condizioni meteo, dotato di guida inerziale a medio corso e guida terminale con radar, capace di distruggere piccole navi e danneggiare seriamente imbarcazioni più grandi. Il missile pesa310 kged è lungo3,85 metri. Il missile Marte è nato negli anni ’80 con la versione MK/2 per impiego da elicottero ed una portata di circa30 km.

A questo primo modello sono poi seguite altre versioni per impieghi su piattaforme differenti, facendo del Marte una vera e propria famiglia di missili. Il Marte MK-2/S, dovela “S” sta per “Short” e indica la riduzione della lunghezza della munizione al fine di ottenere una più semplice integrazione a bordo velivolo, è già stato integrato sugli elicotteri AW101 e NH-90 NFH (Naval/Nato Frigate Helicopter) in servizio pressola Marina MilitareItaliana. Il Marte MK-2/A invece nasce per l’impiego a bordo di velivoli ad ala fissa (caccia o da pattugliamento). Infine, in risposta al crescente interesse nei confronti di un sistema missilistico navale superficie-superficie leggero e a reazione rapida per operazioni costiere, è stato sviluppato il Marte MK2/N.

La nuova versione del missile, denominata Extended Range, pur conservandone le caratteristiche di base della famiglia Marte, ne allunga la portata. Il nuovo nato nella famiglia Marte si differenzia dalle versioni precedenti per due fondamentali caratteristiche: la propulsione a turbogetto (che generalmente porta ad un incremento di circa il 400% della portata rispetto a quella a razzo) e la nuova cellula cilindrica isocalibro. Il missile, dotato di queste nuove ed importanti componenti, comprende tuttavia una serie di elementi già presenti nelle versioni precedenti del missile Marte, offrendo una serie di importanti commonality particolarmente apprezzate sul mercato.

Con tutti questi interventi il nuovo missile è in grado di superare abbondantemente i100 kmdi portata, garantendo una velocità, sia di crociera che di attacco finale, fortemente incrementata rispetto alle versioni precedenti dei missili della famiglia Marte. Viceversa, la lunghezza è inferiore a quella del modello precedente, mentre i sistemi logistici, quali il canister di trasporto e stoccaggio della variante da elicottero ed il carrellino per la movimentazione e l’aggancio del missile al velivolo, sono gli stessi utilizzati per il modello MK2/S, con indubbi vantaggi.

 

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